A.Semu tutti devoti tutti?

Compagnia zappalà danza

16 ottobre ore 20.30 – durata 75′
Fonderie Limone Moncalieri – sala grande

coreografia e regia Roberto Zappalà
drammaturgia Nello Calabrò, Roberto Zappalà
con Adriano Coletta, Alain El Sakhawi, Akos Dòzsa, Samantha Franchini, Salvatore Romania, Fernando Roldan Ferrer, Antoine Roux-Briffaud, Massimo Trombetta
musica originale (eseguita dal vivo)
Puccio Castrogiovanni
Carmen Consoli ascolta, approva e poi sconvolge le corde della sua chitarra
musicisti Giovanni Allegra (basso),
Puccio Castrogiovanni (corde, marranzani e fisarmonica),
Salvo Farruggio (percussioni),
Peppe Nicotra (chitarre)
scene e luci Roberto Zappalà
costumi Marella Ferrera, Roberto Zappalà
testi Nello Calabrò
videoNello Calabrò, Roberto Zappalà (regia), Sergio D’Antone (cameraman e montaggio), Carmen Consoli (interprete)
responsabile tecnico Sammy Torrisi
fonica Salvo Noto
direttore di produzione e tour manager Maria Inguscio
Compagnia zappalà danza Teatro Massimo Bellini di Catania
Scenario Pubblico steptext dance project
in collaborazione con Teatro Stabile di Catania
Si ringrazia il Comune di Catania – Assessorato Sport, Turismo e Tempo Libero per la
gentile concessione degli spazi dello Stadio Massimino di Catania per le riprese video
La Compagnia è sostenuta da Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Regione Sicilia Assessorato al Turismo

Pensare, immaginare, concepire e costruire uno spettacolo su Sant’Agata partendo da Catania è il punto di partenza di Roberto Zappalà per questo A.semu tutti devoti tutti?, terza tappa dal progetto re-mapping Sicily e vincitore del Premio Danza&Danza spettacolo italiano 2009. Una città e una santa, dunque, uniti da secoli di devozione e dalla sua espressione più materica ed estrema: la processione, il cui rimando all’invocazione dei devoti «Tutti divoti tutti, cittadini viva sant’Aita» vive fin dal titolo. Ma questo aspetto convive con una serie di nodi cruciali dell’essere siciliano pubblico e privato: il rapporto con Dio, la religione, il trascendente.
Nel suo re-mapping Sicily, percorso con cui il coreografo Roberto Zappalà interpreta la Sicilia attraverso le sue espressioni sceniche, la religiosità popolare è la cartina di tornasole per il mondo isolano, investendo e riassumendo tutti gli aspetti della sicilianità.
Roberto Zappalà ha danzato sulle coreografie di Kylian, Mats Ek, Birgit Cullberg. Nel 1989 ha fondato la Compagnia zappalà danza, maturando un proprio originale linguaggio coreografico. Diverse sono state le collaborazioni con registi d’opera, tra cui Daniele Abbado, Federico Tiezzi, Francesco Torrigiani. Zappalà ha inoltre collaborato con diversi compositori e musicisti del panorama europeo, tra cui Giovanni Sollima, Paolo Fresu, Fabio Vacchi, Rosalba Bentivoglio, Gianluigi Trovesi.

web: compagniazappala.it

 

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