TAUBERBACH

https://www.youtube.com/watch?v=6KYSXiehXGc

9 settembre 2014 | PRIMA ITALIANA
FONDERIE LIMONE MONCALIERI – SALA GRANDE
coproduzione (Belgio) – ore 21.00 | DURATA 90’
ideazione e direzione Alain Platel / creato e interpretatoda Bérengère Bodin, Elie Tass, Elsie de Brauw, Lisi Estaras, Romeu Runa, Ross McCormack / drammaturgiaKoen Tachelet, Hildegard De Vuyst / direzione musicale, paesaggio sonoro, musica addizionale Steven Prengels / disegno luciCarlo Bourguignon / disegno suono Bartold Uyttersprot / scene Alain Platel e les ballets C de la B / costumi Teresa Vergho / direttore di scena Wim Van de Cappelle / trasporto sceneWim Piqueur / direttore di produzione Valerie Desmet / responsabile tour Steve De Schepper
Münchner Kammerspiele, les ballets C de la B in stretta collaborazione con NTGent in coproduzione con NTGent, Théâtre National de Chaillot (Parigi), Opéra de Lille, KVS (Brussel), Torinodanza festival, La Bâtie – Festival de Genève
les ballets C de la B sono sostenuti da Città di Ghent, Provincia delle Fiandre orientali, Autorità fiamminghe.

Spettacolo inserito in MITO SettembreMusica

Torna 09_Tauberbacha Torinodanza festival 2014 uno degli ensemble più esteticamente moderni, innovativi e cosmopoliti della scena internazionale: les ballets C de la B, diretti da Alain Platel, partner del festival dal 2005. Platel è uno tra i talenti coreografici più celebri e celebrati dei nostri giorni, erede del teatro di danza di Pina Bausch, attento alla dimensione umana della persona nel nostro tempo, in prima fila nel raccontare con tanta ironia quanta simpatia l’epopea dei più fragili. Platel, che davvero rappresenta lo spirito di Torinodanza e la sua dimensione internazionale, è presente in un festival importante come quello del 2014 con due spettacoli: l’inaugurazione e la chiusura. Ciascuno di questi spettacoli rappresenta una delle principali fonti di ispirazione di Platel, che alterna il racconto appassionato dell’umanità contemporanea e l’invenzione visionaria di nuove avventure musicali ed estetiche. Tauberbach è una nuova tappa della ricerca che unisce vsprs (2006), Nine Finger (2007), pitié! (2008), Out of Context – for Pina (2010) e C(H)OEURS (2012). Con questi titoli Platel ha esplorato quella che definisce la “danza bastarda”, intesa come summa dei movimenti che i ballerini eseguono quando esplorano le aree più primitive della loro mente, senza limitarsi a formalizzare, ma cercando in primo luogo di esprimere le emozioni più profonde. Un gruppo di interpreti è per Platel una comunità di persone, chiamate a cercare un incontro tra loro e con il pubblico, alla ricerca di una risposta ai problemi che affrontiamo nella società o individualmente. Punto di partenza del lavoro fatto con Tauberbach sono le suggestioni tratte da Estamira, documentario di Marcos Prado che descrive la vita di un curioso personaggio, una catadora (raccoglitrice) di immondizia interpretata dalla grandissima attrice Elsie de Brauw. È una personalità divisa tra mondi lontani, che condivide una parte della sua giornata con quell’insieme di strani e marginali personaggi che popolano, in certi Paesi, le discariche di immondizia, alla ricerca della propria sopravvivenza grazie agli scarti della società. E questi ultimi sono naturalmente gli straordinari danzatori di Platel, che abbiamo imparato a conoscere negli spettacoli presentati a Torino. Altro importante contributo è dato dalla musica, a partire da Tauber Bach di Artur Zmijewski (Bach cantato dai sordi) e da arie di Mozart eseguite dal vivo da danzatori e attori.

Les ballets C de la B is the astounding company created by Alain Patel. This cosmopolitan, innovative and aesthetically modern ensemble will open and close Torinodanza festival 2014. Tauberbach is a new, heart-rending phase in Alain Platel’s continuing choereographic research that is closer to the theatre that to dance, and clear evidence of the ethical commitment the company invests in its work: a harsh performance, but all the more necessary in this day and age. The great actress Elsie de Brauw takes the stage and draws us into a world of imagination, with inhabitants of a rubbish dump struggling to survive on the leftovers of their society. The derelicts are Platel’s extraordinary dancers, who move to the notes of Tauber Bach by Artur Zmijewski (Bach sung by deaf people) and a Mozart aria.

 

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