FENÊTRES | Fonderie Limone – 10 / 11 settembre 2016
Fonderie Limone Moncalieri (Sala grande)
[durata 55 minuti]
10 settembre 2016 ore 19.30 | 11 settembre 2016 ore 15.30
Francia
Creazione 2002 – ripresa 2015
uno spettacolo di Mathurin Bolze
con Karim Messaoudi
scenografia Goury
luci Christian Dubet
creazione suoni Jérôme Fèvre
regia suono Fréderic Marolleau
direttore di scena Fréderic Julliand
Produzione Compagnie les mains les pieds et la tête aussi
con il sostegno straordinario della convenzione di cooperazione Città di Lyon / Institut français e della
Région Rhône-Alpes nel 2015.
La Compagnie è convenzionata con la DRAC Rhône-Alpes e la Région Rhône-Alpes Auvergne Partner della creazione originale: La brèche – PNAC Grande Normandie, Parc de la Villette – Paris, Théâtre Sénart, Festival FURIES – Chalons en Champagne, La Verrerie d’Alès – PNAC LR. Con il sostegno dei fondi di aiuto alla creazione «arts du cirque» del Ministère de la Culture et de la Communication e della Région Rhône-Alpes.
Spettacolo inserito in MITO SettembreMusica e programmato in collaborazione con La Francia in Scena. La Francia in Scena, stagione artistica dell’Institut français Italia, è realizzata su iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, con il sostegno dell’Institut français e del Ministère de la Culture et de la Communication, della Fondazione Nuovi Mecenati, della Sacem Copie Privée, della Commissione europea (Europa Creativa) e del Ministero dell’Istruzione italiano, dell’Università e della Ricerca – Afam (MIUR – Afam)
Sospeso fra circo e danza, questo spettacolo sfida letteralmente le leggi della gravità, che non solo non è più pesante, ma quasi quasi, non è più presente. Fenêtres è un solo di Mathurin Bolze, figura unica e geniale di acrobata-danzatore nel panorama di circo contemporaneo. Franco Quadri lo definiva “l’uomo senza gravità”, in effetti Bolze è capace di contraddire, almeno apparentemente, ogni logica fisica sulla presenza di un corpo nello spazio.
La creazione di questo lavoro è ispirata al racconto Il barone rampante di Italo Calvino e in particolare alla decisione del protagonista, Cosimo, di trasferirsi in una capanna su un albero. Questa scelta insolita diventa la regola del gioco di Bachir, che in arabo significa “il veggente, colui che porta buone notizie”, personaggio che vive in un cubo dotato di finestre dove inventa una vita con una gravità completamente diversa da quella che ci suggeriscono l’esperienza e il buon senso. Il pavimento rimbalza perché è un trampolino elastico, la casa traballa e oscilla, dondola e bascula, c’è un piano verticale su cui arrampicarsi, una lampada da terra che guarda verso l’interno: niente si trova al suo posto, tutto è scombinato per una quotidianità tutta da reinventare, senza appigli consueti. Lo spazio diventa luogo onirico, ponte fra mobilità e immobilità, dove tutto succede ma niente accade. Tutte le regole sono sospese, inedite, nuove, e da lassù si può anche sperimentare la libertà e provare pietà per noi umani così radicati nella terra e ancorati a ciò che conosciamo. Uno tra i primi lavori della compagnia Les mains les pieds et la tête aussi, Fenêtres viene ripreso con un nuovo interprete: Mathurin Bolze trasmette a Karim Messaoudi i segreti di questo spaccato di vita a tre dimensioni, in cui nulla è piatto ma il volume è protagonista. Si tratta di un nuovo Bachir, tutto da scoprire: il Bachir esploratore lunare, il nostalgico del mare, il Bachir in gabbia o l’astronauta di interni. Le acrobazie, i salti e i virtuosismi sono perfettamente integrati nella vicenda che seduce intimamente con il suo linguaggio pieno di bellezza, grazia, magia in un viaggio sospeso fra poesia e umorismo. Noi siamo rapiti dall’invenzione e dall’abilità, dalla leggerezza e dalla possibilità di vedere il mondo da una nuova prospettiva. In fondo, tutti possiamo cambiare punto di vista, tutti possiamo sognare e soprattutto realizzare i nostri sogni. Basta volerlo.
Suspended between circus and dance, this show literally challenges the laws of gravity. Fenêtres is a solo performance by Mathurin Bolze, a unique figure in the contemporary circus world, who has now handed over to Karim Messaoudi. The work draws its inspiration from Italo Calvino’s Il barone rampante (Baron in the Trees). Bachir moves into a tree. His floor is a bouncing trampoline, the house trembles: nothing is where it should be, everything is mixed up and daily life needs to be reinvented. Acrobatics, leaps and virtuosity are perfectly integrated into a tale that captivates the audience with its beautiful, graceful and magical language. Basically, if that’s what we want, we can all change perspective, we can all dream and, most of all, we can all fulfil our dreams.