Icon
Teatro Regio // 10 settembre 2018 // prima italiana // Sidi Larbi Cherkaoui // ore 21,40
coreografia Sidi Larbi Cherkaoui
interpreti 18 danzatori (13 da GöteborgsOperans Danskompani, 5 da Eastman)
scene Antony Gormley
costumi Jan-Jan Van Essche
luci David Stokholm
suono Joachim Bohäll
drammaturgia Antonio Cuenca Ruiz
assistente alla coreografia Jason Kittelberger
maestri per l’argilla Matilda Haggärde, Joel Stuart-Beck
musiche dal vivo: canto e strumenti tradizionali a corde giapponesi (sanshin) Anna Sato, canto e arpa Patrizia Bovi, chitarra, percussioni e pianoforte Gabriele Miracle, strumenti tradizionali giapponesi flauto (shinobue) e percussioni (taiko) Kazunari Abe, strumenti tradizionali coreani a corda (geomungo e yanggeum e tatégoto) Woojae Park
GöteborgsOperans Danskompani/Eastman
Perché in ogni tempo tempo l’uomo ha fabbricato idoli, investendoli di forza e potere, per poi distruggerli e ricominciare? Come se ogni gesto vitale nascesse da una distruzione. Da questa riflessione è partito Sidi Larbi Cherkaoui per la creazione di Icon. Per esprimere questo pensiero ha scelto di lavorare con la creta, la materia fisica tra le più pesanti e manipolabili, come il corpo del danzatore, per portare un messaggio universale di mutazione costante. Il palcoscenico è un campo di battaglia in cui ciascun interprete lotta nella costruzione-difesa-distruzione di un proprio simulacro.
Tra le più importanti compagnie di danza contemporanea in Europa e la più grande nella regione nordica, GöteborgsOperans Danskompani esprime la contemporaneità. La compagnia si concentra su opere originali ed esclusive, collaborando con coreografi leggendari e star emergenti, contribuendo alla diffusione di nuove espressioni e forme d’arte emergenti. La compagnia è composta da 38 ballerini provenienti da tutto il mondo. Katrín Hall, islandese, è il direttore artistico della compagnia.
Approfondimenti
ICON – Vivere psichedelicamente – Jason Silva
ICON – Esperimento mentale – Jason Silva
Spettacolo insterito in MITO SettembreMusica
Prima rappresentazione 21 Ottobre 2016 – Teatro dell’Opera di Göteborg
durata 65 minuti