Erodiade – Fame di Vento (1993 – 2017)
Teatro Carignano // 17 settembre 2018 // Progetto RIC.CI // ore 20,45
coreografia Julie Ann Anzilotti
scene Alighiero e Boetti
musiche Paul Hindemith, Walter Fӓhndrich, Wolfgang Rihm
interpreti Paola Bedoni, Giulia Ciani, Liber Dorizzi, Sara Ladu, Laura Massetti, Sara Paternesi
scrittura vocale e voce Gabriella Bartolomei
assistente alla scenografia Tiziana Draghi
consulenza musicale Michele Porzio
collaborazione artistica Carla Chiti
disegno luci Andrea Berselli
macchinista di scena Giovanni Macis
fonico Davide Cristiani
organizzazione Alessandra Passanisi
assistente di compagnia Carlotta Spitaleri
ispirato a Hérodiade di Stéphane Mallarmé
Progetto RIC.CI – Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni ’80–’90
ideazione e direzione artistica Marinella Guatterini con il supporto di Silvia Coggiola e Matteo Rinaldini/organizzazione e comunicazione e Alberto Calcinai/fotografo
Compagnia Xe, MiBACT, Regione Toscana, Comune di San Casciano Val di Pesa
in coproduzione con Fondazione Fabbrica Europa per le Arti Contemporanee, Ravenna Festival,
Fondazione Teatro Comunale di Ferrara “Claudio Abbado”, Torinodanza festival / Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
in collaborazione con Amat – Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Teatro Pubblico Pugliese Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura, Fondazione Toscana Spettacolo Onlus,
Fondazione Milano Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi
Si ringrazia Fondazione Alighiero e Boetti, VIE Festival, Ert – Emilia Romagna Teatro Fondazione
Spettacolo inserito in MITO SettembreMusica
Ideato all’interno del Progetto RIC.CI, Erodiade – Fame di vento è la ricostruzione di un’opera del 1993 nata dalla speciale collaborazione tra Julie Ann Anzillotti e Alighiero Boetti. La loro intesa artistica ha generato un lavoro in cui l’integrazione tra movimento e segno pittorico mette in evidenza la nobiltà e l’eleganza della coreografia. Ispirato al poema incompiuto Hérodiade di Stéphane Mallarmé, la figura di Erodiade è osservata nella sua immensa solitudine e amarezza. Il mito della sensualità lascia il posto ad una fame di calore e passione che la porta ad ottenere la testa del Battista che, con il suo martirio, le apre la strada alla catarsi.
Durata 50 minuti.