Uccidiamo il chiaro di luna (1997-2014)

https://youtu.be/8RzifGbeYMw?list=PLNDmG71wxlvA2wNbE5vPdXBFVAkiiKamq

Gesto, poesia, musica, mito del futuro e ricostruzione del passato. Tutto convive in Uccidiamo il chiaro di luna. Dal Manifesto della danza futurista di Filippo Tommaso Marinetti del 1917 a oggi, in un intenso viaggio lungo quasi un secolo. Le danze proposte da Silvana Barbarini nascono alla Scuola Paolo Grassi nel 1997, per iniziativa di Marinella Guatterini che chiede alla coreografa di esplorare liberamente l’universo creativo della sua insegnante, Giannina Censi, unica danzatrice futurista, e oggi sono riproposte con entusiasmo dagli allievi allievi del II corso di teatrodanza della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. In Giannina Censi, stufa delle punte e dell’accademia, Marinetti vede l’interprete perfetta della sua aerodanza che non ebbe mai seguito dopo l’insuccesso dell’esibizione del 1931 a Milano alla mostra di aeropittura e scenografia futurista con la Censi in costume di alluminio di Prampolini e Marinetti che declamava in contemporanea i propri scritti. Nel 1979 Silvana Barbarini e Alessandra Manari, altra giovane allieva della Censi, decidono di ricomporre liberamente l’esperienza della loro insegnante, sotto i suoi occhi. Nasce Siio Vlummia Torrente. E da qui altri spettacoli neofuturisti fino alla richiesta della Guatterini di ricostruire le danze ma con la libertà che sarebbe piaciuta ai futuristi. «Nel Manifesto della danza futurista – racconta la Barbarini – Marinetti ordina agli artisti di danza di preparare la fusione dell’uomo con la macchina, incontrastata divinita? della nuova era. Ipotizza una rivoluzione che possa toccare tutte le componenti della creazione coreografica: la forma, l’energia, il ritmo del movimento, il soggetto, il suono che accompagna l’azione. E arriva a immaginare e descrivere tre danze ispirate a macchine di guerra: lo Shrapnel, la Mitragliatrice, l’Aeroplano». In scena si scatena un’esplosione di simultaneità sensoriali intorno alla centralità della materia e del corpo, l’energia discontinua oscilla fra le contrazioni e le decontrazioni dei muscoli, del tempo e del movimento, le onomatopee del gesto, la creazione di nuovi universi poetici in cui l’ironia e il gioco hanno sempre valore espressivo. Dal più importante movimento di avanguardia italiano ecco un inno alla libertà della composizione e a non prendersi mai troppo sul serio, a credere in un futuro pieno di promesse ma anche a vivere il presente con leggerezza e divertimento.


Lavanderia a Vapore
martedì 13 ottobre 2015 ? ore 19,30 [durata 60’]

DANZE, VOCI E SUONI DEL FUTURISMO ITALIANO

coreografie Silvana Barbarini
direttore del coro Emanuele De Checchi

con gli allievi del III corso di Teatrodanza – Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi
Chiara Aru, Gianmaria Borzillo, Sabrina Fraternali, Sebastiano Geronimo, Giacomo Goina, Luciano Lanza,Erica Meucci, Flora Orciari, Daniele Podda, Luana Rossin, Francesca Siracusa, Loredana Tarnovschi, Cecilia Maria Tragni / musiche Aldo Giuntini, Filippo Tommaso Marinetti, Alexander Mosolov, André Laporte / ricerche musicali e incisioni Daniele Lombardi / intonarumori Luigi Russolo / intonarumori mix Marco Schiavoni / testi Filippo Tommaso Marinetti / testi fonetici Giacomo Balla / tavole parolibere Fortunato Depero, Gino Severini / voci recitanti Filippo Tommaso Marinetti, Cristiano Censi, Tullio Crali / registrazioni audio Studio Nicolai e Studio Zobit
scene e oggetti Roberto Manzotti con Mattia Franco e Alice Capoani / costumi Donatella Cazzola, Enza Bianchini, Nunzia Lazzaro / macchine rumoriste Fabrizio Palla / luci Paolo Latini / assistenti alla coreografia Davide Montagna, Claudia Monti / assistente alla regia Linda Riccardi / collaborazione al progetto e alla coreografia di Siio Vlummia Torrente Giannina Censi, Alessandra Manari / foto Alberto Calcinai

produzione 2015 Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi – Fondazione Milano
riallestimento nell’ambito del Progetto RIC.CI – Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni Ottanta-Novanta
ideazione e direzione artistica Marinella Guatterini
organizzazione e comunicazione Silvia Albanese
in collaborazione con AMAT – Associazione Marchigiana Attività Teatrali, TPP – Teatro Pubblico Pugliese
in collaborazione con Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee, Fondazione Ravenna Manifestazioni, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara “Claudio Abbado”, Torinodanza festival / Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale

Spettacolo programmato in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo – Circuito Regionale dello Spettacolo

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