A TORINODANZA 2016 ARRIVERÀ, PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA, LA COREOGRAFA CANADESE DANIÈLE DESNOYERS CON IL SUO SPETTACOLO DAL TITOLO PARADOXE MÉLODIE FONDERIE LIMONE DI MONCALIERI 7 – 8 OTTOBRE 2016

Venerdì 7 ottobre, ore 20.45 e sabato 8 ottobre, ore 19.30, alle Fonderie Limone di Moncalieri, la coreografa canadese Danièle Desnoyers, per la prima volta in Italia, presenta lo spettacolo Paradoxe Mélodie prodotto da Le Carré des Lombes con dieci interpreti che si scatenano in un pezzo dinamico, potente e meravigliosamente danzato, accompagnati in scena dall’arpista Éveline Grégoire-Rousseau. Lo spettacolo è inserito nel programma di Torinodanza 2016.

L’armonia classica ed eterna incontra il graffio duro del contemporaneo: l’arpa e la musica elettroacustica. Nasce uno choc, qualcosa di folgorante nutrito di disaccordi armonici per corpi e musica in questa originale e intensa creazione che la coreografa canadese Danièle Desnoyers, per la prima volta in Italia, compone per 10 interpreti. La scrittura si muove in piccole frasi attente e sapienti che vanno a scavare nella parte del corpo che custodisce le emozioni più profonde e autentiche mentre l’arpista Éveline Grégoire-Rousseau, in scena, interpreta la musica di Nicolas Bernier, manipolata in diretta e completata da una base di suoni elettronici preregistrata, che ha il sapore stridente e freddo del metallo. L’arpa risveglia memorie uditive e affettive che fanno venire voglia di aria, leggerezza, atmosfere celestiali e che spingerebbero verso l’elevazione e l’assenza di gravità se non fosse che la coreografa si diverte a deviare tutti i possibili clichés con una buona dose di umorismo e riportarci qui sulla terra pesante delle discordanze fra musica e movimento. Gli arpeggi sono trasformati, a volte storpiati con delizioso sadismo, in dissonanze e contrasti che obbligano a modificare costantemente il gioco di tensione fra poli opposti: rigore e follia, tonicità e rilassamento, morbidezza e durezza, ordine e caos, pose ieratiche e movimenti dinoccolati e scomposti. Tutte variazioni multiple sulla bellezza e sullo stupore.
In un ambiente scarno e scuro, i dieci danzatori e danzatrici formano una microsocietà eterogenea in cui si cercano, si attirano, si respingono alla ricerca di una identità individuale e di appartenenza mentre il mondo va alla deriva. I movimenti sono fluidi ed eleganti, poetici e folli, destrutturati e sospesi.
Desnoyers ci guida in un mondo paradossale e frammentario, fra sogno e veglia, contraddizioni e sfumature in bilico fra virtuosismo e malizia, bellezza selvaggia e austerità matematica, densità emotiva dei gesti e soffi sensibili in risonanza. La pantomima si fa clownesca ma sensuale; le linee si bloccano, diventano vibrazioni elettriche convulse in un percorso tortuoso che gioca col tempo rallentandolo e accelerandolo fra diagonali deformate, cerchi asimmetrici e spirali seducenti. Suono e movimento attraversano i sensi e l’immaginazione rispondendo al bisogno di fuga e di meraviglia che ogni paradosso risveglia. Anche se si tratta di melodia.  (Scheda tratta dal programma di Torinodanza 2016)

01_Comunicato Paradoxe Mélodie

 

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