VSPRS(2006)

Les Ballets C. de la B | Alain Platel / Fabrizio Cassol
IN COLLABORAZIONE CON TORINO SETTEMBRE MUSICA
venerdì 8 e sabato 9 settembre - Limone Fonderie Teatrali ore 21

Dopo il successo di Wolf, tre anni fa, Alain Platel è a Torino con la nuova produzione vsprs, per la quale si sono affiancati alcuni dei maggiori teatri europei e con essi Torinodanza per l'Italia. Il musicista di riferimento è Claudio Monteverdi, del quale sono stati scelti e rielaborati i Vespri della Beata Vergine (1610). Fabrizio Cassol, direttore musicale del progetto, porta in scena il suo trio d’improvvisazione Aka Moon (batteria, sassofono e contrabbasso), due musicisti tzigani (violino e contrabbasso), il gruppo di musica barocca Oltremontano (due cornette e due tromboni) e un soprano. Sul palco dieci danzatori di grande agilità, capaci di incredibili prodezze fisiche e di interpretare quello che è oggi il massimo teatro di danza europeo: molto intenso emotivamente e straordinariamente lucido nel raccontare sentimenti contemporanei.

Danzato e creato da: Quan Bui Ngoc, Mathieu, Desseigne Ravel, Lisi Estaràs, Emile Josse, Iona Kewney, Samuel Lefeuvre, Mélanie Lomoff, Ross McCormack, Elie Tass, Rosalba Torres Guerrero, Hyo Seung Ye
Soprano: Maribeth Diggle
Musica eseguita da: Tcha Limberger (violino, flauto), Vilmos Csikos (contrabbasso), Ensemble Oltremontano (direttore Wim Becu), Joost Swinkels, Adam Woolf (tromboni), Fiona Russell, Caroline Van Dyck (cornette), Aka Moon Fabrizio Cassol (sassofono), Stéphane Galland (percussioni), Michel Hatzigeorgiou (basso, bouzouki),
Ideazione e regia: Alain Platel
Musica: Fabrizio Cassol dai Vespri della Beata Vergine di Claudio Monteverdi,
con la collaborazione di Wim Becu, Tcha Limberger
Assistente di direzione: Juliana Neves
Drammaturgia: Hildegard De Vuyst
Drammaturgia musicale: Kaat De Windt
Scenografia: Peter De Blieck
Costumi: Lies Van Assche
Assitente ai costumi: Lies Marechal, Nicole Bynens
Luci: Carlo Bourguignon
Suono: Alexandre Fostier
Assistente al suono: Caroline Wagner
Costruzione della scenografia: Koen Mortier. Assistenti: Jan De Backer, Guy Peeters, Koen Raes
Assistenza tecnica: Necati Köylü
Trasporto della scenografia: Luc Laroy
Responsabile di produzione: Iris Raspoet
Responsabile di produzione Oltremontano: Early Music Artists
Fotografie: Chris Van der Burght
Video: Sven Augustijnen

Approfondimenti

Il regista Alain Platel si ricorda molto bene la prima volta che, adolescente, ascoltò I Vespri, in una chiesa di Gand, durante un’estiva giornata canicolare. Gli strumenti barocchi originali esprimevano una condizione di aspra dissonanza. Egli ci vide forse un legame con quella lacerazione interiore propria della musica zigana. Qualunque cosa fosse, si trattava comunque di una delle opere più riuscite del repertorio liturgico.
Composto nel 1610, il Vespro della Beata Vergine, questo è il titolo integrale, fu il biglietto da visita del compositore Claudio Monteverdi, che in quella fase della sua vita era alla ricerca di un nuovo committente e voleva dimostrare il suo eclettismo… ovvero, che lui non respingeva certo l’antico, ma che aspirava tuttavia a percorrere vie del tutto nuove. La sua musica non era solo l’espressione di una religiosità collettiva ma dava spazio anche all’espressione individuale. L’armonia e la melodia restavano fondamentali ma il contrappunto e la ritmica si caricavano di un’emozione intensa.
Comunque, non è certo un’interpretazione semplice e diretta dei Vespri quella che propone Platel con vsprs. Egli opta per una via più avventurosa ed è in questo assistito da Fabrizio Cassol, il direttore musicale del progetto. Cassol arricchisce questo progetto, che prevede l’utilizzo di diverse culture musicali, introducendo il suo trio d’improvvisazione Aka Moon (batteria, sassofono e basso), due musicisti zigani (violino e contrabbasso) e un gruppo di musica barocca composto da due trombe barocche, due tromboni e una cantante. Questo eterogeo insieme si lascia così ispirare da vari temi dei Vespri, alla ricerca di possibilità ancora inesplorate.
Per vsprs, Platel ha riunito dieci danzatori di grande agilità, capaci di prodezze fisiche. Essi provengono da varie parti del mondo ma non sono stati certo selezionati per le differenze culturali di cui sono portatori: Platel, infatti, cerca piuttosto di formare un gruppo vero, una comunità. I danzatori trovano la loro ispirazione nei cortometraggi che il dottor Arthur Van Gehuchten (1861-1914) dedicò ai suoi pazienti psichiatrici. L’isteria vi raggiunge un grado parossistico sotto la forma di movimenti tortuosi, apparentemente del tutto privi di senso. Questi stessi movimenti si ritrovano nei filmati che Jean Rouche girò negli anni cinquanta in Africa sui rituali dello stato di trance.
Platel adotta un approccio totalmente diverso da quello di Monteverdi. Provenendo da spettacoli nei quali forti personalità erano lo specchio tanto vario quanto vitale dell’universo, egli sembra cercare un mondo interiore in grado di offrire la prospettiva di una più grande solidarietà, anche se solo per il tempo di una rappresentazione. Resta la domanda, tuttavia, se tutto ciò apporta una qualche forma di redenzione. Nelle sue opere precedenti, Platel ha scelto molto spesso la musica barocca, in grado di far scattare sempre una dimensione sublime. A questa dimensione egli opponeva storie d’identità e di diversità del nostro mondo. Questi spettacoli mettevano spesso in scena un confronto radicale tra due mondi lontani, il cielo e l’inferno. Sembra che oggi Platel cerchi invece di stabilire un passaggio, un legame tra i due opposti.

Hildegard De Vuyst, dramaturge vsprs
novembre 2005

Production: Les Ballets C. de la B.
Coproduction: KunstenFESTIVALdesArts-La Monnaie/De Munt (Brussels), Le Grand Théâtre de Luxembourg, RUHRtriennale/Kunststiftung NRW, Staatsoper Unter den Linden (Berlin), Torinodanza, Holland Festival (Amsterdam), Sadler’s Wells (London)
In collaboration with: Théâtre de la Ville (Paris), KVS (Brussels)
With thanks to: NTGent, Kunstencentrum Vooruit (Ghent), Glenn Vervliet, Tobias Kokkelmans, Prof. Dr. P. Vandermeersch, Museum Dr. Guislain, An Seurinck, Marleen and Stijn Dessel, Geert Claeys, Nele Wynants, Peter Misschaert
With support of: the Flemish authorities, City of Ghent, Province East Flanders
vsprs is an official element of the artistic and cultural programme to the 2006 FIFA World CUPTM.
Les Ballets C. de la B. Is Cultural Ambassador of the UNESCO-IHE, Institute for Water Education





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