GAMAKA

Shantala Shivalingappa
Giovedì 18 settembre - Piccolo Regio Puccini ore 21


Shantala Shivalingappa, grandissima interprete con Maurice Béjart, Peter Brook, Bartabas e Pina Bausch, presenta il suo solo di Kuchipudi con quattro musicisti provenienti dall’India. Kuchipudi è una danza classica indiana formata da un insieme di danza pura, ritmica e astratta, e danza narrativa che illustra la storia raccontata dal canto, utilizzando una raffinata tecnica di espressioni del viso e di gesti delle mani. La danza Kuchipudi è accompagnata dal vivo da un’orchestra classica indiana: canto, percussioni, flauto, Vina. Il movimento, il ritmo, il suono, la melodia, la poesia si fondono nella danza per creare un’infinità di immagini, emozioni e forme che rappresentano le divinità della mitologia indiana: Ganesh, Krishna, Shiva, Kamakshi, Sita.

Cast
Coreografa e interprete: Shantala Shivalingappa
Musicisti:
Jetty Ramesh, canto
Kikkeri Suryanarayana Jayaram, flauto
Melepurath Sukumaran Sukhi, nattuvangam e percussioni
Neelamani Ramakrishnan, mrdangam
Luci: Nicolas Boudier
Produzione: Per Diem & Co / Pierre Barnier

Approfondimenti

NOTA DI INTENTI
Ogni creazione è vibrazione. Con diverse frequenze, forme e intensità, il centro di tutte le cose vibra da un tremore infinitesimale fino alle più spasmodiche scosse.
Il movimento, il ritmo, il suono, le melodie, la poesia si fondono nella danza; altrettante risonanti vibrazioni si fanno eco, giocano tra loro, si evitano, si scontrano formando degli intrecci di bellezza ed armonia.
Di questo tessuto complesso di suoni e movimenti, in alleanze e combinazioni variate, si creano un’infinità di immagini, di emozioni, di forme che prendono il nome di Ganesh, Henuman, Krishna, Shiva, Sita, Kamakshi. Divinità della mitologia indiana che sono altrettante manifestazioni vibratorie diverse; ciascuna esprime dei sentimenti differenti, disegnando paesaggi variegati in perpetua trasformazione e in un continuo zampillare di energia.
Ma al cuore, sempre e ancora, la vibrazione primaria, pura ed eterna che non si arresta mai né nel silenzio né nell’immobilità, è la corrente che attraversa l’universo e che ognuno può sentire nel proprio respiro.
Shantala Shivalingappa

KUCHIPUDI
Danza classica indiana, il Kuchipudi si è sviluppato intorno al XV secolo nell’omonimo villaggio dello stato dell’Andhra Pradesh, nel sud dell’India.
Come tutti gli stili di danza indiana, il Kuchipudi affonda le sue radici nel Natya Shastra: trattato d’arte drammatica, risalente a più di 2000 anni fa, esso contiene una codificazione molto precisa della danza, della musica, del teatro. Allo stesso tempo il Kuchipudi subisce l’influenza degli spettacoli popolari destinati ad esaltare lo spirito di devozione: ne risulta uno stile rigorosamente classico ma insieme molto vivo, fluido, ondeggiante, ritmico e di estrema grazia.
Il Kuchipudi è composto da un connubio di danza pura e danza narrativa, due modalità che appartengono ai differenti stili classici indiani. La danza pura (nrtta) è ritmica e astratta. Il gioco dei piedi marca ritmi complessi e variegati, in accordo con la musica, mentre il resto del corpo segue gli stessi ritmi, talvolta con forza e precisione, talvolta con movimenti fluidi e graziosi.
La danza narrativa (abhinaya) illustra invece alcuni aspetti della storia, del poema o del racconto, narrati dal canto, attraverso una tecnica finemente sviluppata di espressioni del viso e di gesti della mano (Mudras). I Mudras sono precisamente codificati e costituiscono un vero e proprio linguaggio, con un vocabolario molto ricco. Le espressioni del viso sono stilizzate al fine di esprimere tutta una gamma di emozioni e di sentimenti complessi e sottili. Il corpo intero comunica le emozioni che il racconto suscita.
Così il Kuchipudi è un matrimonio armonioso di questi due aspetti, il ritmo e il racconto: momenti di danza pura, ritmici, vivi, scintillanti, la cui grazia e l’estrema bellezza hanno un loro peculiare fascino, si alternano alle parti narrative tratte dalla mitologia indiana in cui tutta l’arte espressiva, mimica e gestuale è utilizzata a fondo.
La danza Kuchipudi è accompagnata da un’orchestra classica indiana: canto, percussioni, flauto, Vina. La musica è curata con massima attenzione e le melodie sono spesso di grande bellezza.
La danza, la musica e il ritmo vengono così ad intrecciarsi in modo indissolubile, tanto che ogni elemento esiste in relazione all’altro.

SHANTALA SHIVALINGAPPA - biografia
Shantala Shivalingappa è nata a Madras. Cresciuta a Parigi è stata formata allo stile Kuchipudi e alla danza indiana fin dall’infanzia, prima da sua madre, ballerina a sua volta, poi dal Maestro Vempati Chinna Satyam.
Dall’età di 13 anni ha avuto il privilegio di lavorare con i più grandi coreografi: Maurice Béjart (1789...et nous), Peter Brook (per il quale ha interpretato prima Miranda ne La Tempesta e poi Ofelia ne La Tragedia di Amleto), Bartabas (Chimère), Pina Bausch (O Dido e Néfès). Questi incontri fanno della sua esperienza artistica un percorso eccezionale.
Oggi, Shantala, animata dal desiderio di far conoscere questa danza indiana in Occidente, divide il proprio tempo tra la creazione di nuove coreografie di Kuchipudi, le tournées e la collaborazione con numerosi artisti occidentali impegnati nell’esplorazione della danza e della musica.
Shantala Shivalingappa presenta il suo nuovo solo di Kuchipudi con quattro musicisti venuti dall’India. 


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