pitie!

Les Ballets C. de la B. | Alain Platel | Fabrizio Cassol
Giovedì 25 e venerdì 26 settembre - Limone Fonderie Teatrali ore 21


Platel e Cassol, co-autori del superbo vspr, tornano con il loro nuovo spettacolo ispirato alla Passione secondo Matteo di J.S. Bach. Questo capolavoro, sublime trasposizione musicale della Passione di Cristo, fa parte delle composizioni che non si possono né si devono manipolare. Fabrizio Cassol allora non “adatta” l’opera di Bach, scrive un nuovo racconto, pitié!, che non ricalca né la cronaca evangelica né la sua versione poetica creata dal librettista di Bach. In questo spettacolo Platel ripropone, integrandolo, lo straordinario gruppo di interpreti più diversi con i quali vuole continuare a sviluppare la “danza bastarda” di cui ha fatto il suo marchio di fabbrica. Accompagna il trio musicale Aka Moon, arricchito dai contributi di altri strumentisti e cantanti. (coproduzione di Torinodanza con: Théâtre de la Ville, Le Grand Théâtre de Luxembourg, Ruhr Triennale 2008, KVS)

Cast

Musiche originali: Fabrizio Cassol sulla Passione secondo Matteo di J. S. Bach
Danzato e creato da: Elie Tass, Emile Josse, Hyo Seung Ye, Juliana Neves, Lisi Estaràs, Louis-Clément Da Costa, Mathieu Desseigne Ravel, Quan Bui Ngoc, Romeu Runa, Rosalba Torres Guerrero
Con: Laura Claycomb, Cristina Zavalloni, Serge Kakudji, voci; Magic Malik, voce e flauto traverso; e Aka Moon con Fabrizio Cassol, sassofono; Michel Hatzigeorgiou, basso, bouzouki; Stéphane Galland, basso, percussioni; Sanne Van Hek, tromba; Philippe Thuriot, fisarmonica; Michael Moser, violoncello; Alexandre Cavalière, violino
Drammaturgia: Hildegard De Vuyst Drammaturgia musicale: Kaat Dewindt Copyiste: Renaud Person Scenografie: Peter De Blieck Costumi: Claudine Grinwis Plaat Stultjes Luci: Carlo Bourguignon Assistente luci: Kurt Lefevre Suono: Caroline Wagner, Michel Andina Fotografia: Chris Van der Burght Direzione di produzione: Sara Vanderieck Direzione di produzione per la musica: Maaike Wuyts (Aubergine vzw) Produzione: Les Ballets C. de la B. Coproduzione: Théâtre de la Ville (Paris), Le Grand Théâtre de Luxembourg, Torinodanza, Ruhr Triennale 2008, KVS (Brussel) Con il supporto eccezionale di: Kunstencentrum Vooruit (Gent), Holland Festival (Amsterdam) Ringraziamenti: Pearl, Studio Jet, Studio Caraïbes Con l’appoggio di: autorités flamandes, ville de Gand, Province de la Flandre-Orientale
Les Ballets C. de la B. è Ambasciatore Culturale dell’Unesco-IHE, Institute for Water Education

Approfondimenti

pitié!
di Hildegard De Vuyst

Il nuovo spettacolo del regista Alain Platel e del compositore Fabrizio Cassol, co-autori del superbo vsprs (2006), ha come punto di partenza la Passione secondo Matteo. Questo capolavoro di Bach, sublime trasposizione musicale della Passione di Cristo, fa parte delle composizioni che non si possono né si devono manipolare.
Ma Fabrizio Cassol non si azzarda ad  “adattare” l’opera di Bach, scrive un nuovo racconto: pitié! che non ricalca né la cronaca evangelica né la sua versione poetica creata dal librettista di Bach. Cassol si applica prima di tutto a esprimere il dolore di una madre – parte inesistente nella Passione originale – messa di fronte al sacrificio inevitabile della sua discendenza. Riletta in quest’ottica, la vicenda di Cristo viene, infatti, trasposta in quella di due anime gemelle con un destino comune. Questo è, dunque, lo sguardo nuovo che dà il senso e l’orientamento alla composizione.
A partire da questa scelta Cassol ha optato per una ripartizione dei ruoli che prevede tre cantanti: una soprano per la madre e due voci molto vicine tra loro (una alto/mezzo e una alto/contro) per i bambini. Il trio Aka Moon, che costituisce la base dell’orchestra, è completato da personalità diverse, nomadi e dai timbri forti come Magic Malik (flauto traverso e canto), Tcha Limberger (violino), Philippe Thuriot o Krassimir Sterev (fisarmonica), e altri ancora.
Erbarme dich, una delle arie più celebri della Passione tanto dal punto di vista musicale che del contenuto, costituisce uno dei punti di partenza di pitié!. Ci pone, infatti, una domanda basilare: la nostra attitudine a condividere esperienze e sentimenti altrui può superare lo stadio della pietà? “Compassione” è, infatti, una parola talmente carica di significati da venire spesso assimilata alla condiscendenza. D’altronde, non è forse proprio la compassione ciò che talvolta noi desideriamo con tutto il cuore, quando la vita e la morte ci sembrano troppo pesanti da sopportare?
Il tema principale de La Passione secondo Matteo è l’estremo sacrificio cui possiamo giungere: il sacrificio di sé. Potrà sembrare ridicolo il domandarsi qui e ora per cosa o per chi saremmo pronti a sacrificare la nostra vita. E’ però questa una domanda che Plattel pone ai danzatori con i quali intende continuare a sviluppare la “danza bastarda” di cui ha fatto il suo marchio di fabbrica. Nel prolungamento dell’esperienza di vspr questa gestualità tenta di offrire una trasposizione fisica dei sentimenti impossibili da contenere, cercando così di trascendere la dimensione individuale.

Preferisco provare la compassione piuttosto che non conoscerne il senso
San Tommaso d'Aquino

La compassione è il radicalismo della nostra epoca
Dalaï-Lama

Les Ballets C. de la B. – biografia compagnia
Les Ballets C. de la B., gruppo creato da Alain Platel nel 1984, è attualmente una compagnia acclamata nel mondo. Nel corso del tempo ha adottato una forma di lavoro basata su una piattaforma che riunisce più coreografi. Fin dalla sua costituzione, hanno regolarmente fatto parte del gruppo Christine De Smedt e Koen Augustijnen, Hans Van den Broeck e Sidi Larbi Cherkaoui. I membri stabili di Les Ballets C. de la B. associano da sempre al loro processo creativo dinamico dei giovani artisti di talento, attivi in discipline differenti. La troupe ospita attualmente due coreografi: Lisi Estaràs e Ted Stoffer. La mescolanza unica di visioni artistiche diverse, che si nutrono le une delle altre, rende impossibile qualsiasi definizione esatta dei Ballets. Nonostante questo, una specie di “stile della casa” si delinea. È popolare, anarchico, eclettico, impegnato, militante all’insegna del motto “Questa danza fa parte del mondo e il mondo appartiene a tutti”. 

(www.lesballetscdela.be)


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