AD VITAM

Cie Caterina & Carlotta SAGNA
30 novembre - 1 dicembre - Fonderie Limone Moncalieri
scritto e interpretato da Carlotta Sagna
testo Anna Sagna e Carlotta Sagna
luci Philippe Gladieux
costumi Alexandra Bertaut
un grazie particolare a Arnaud Sallé
amministrazione e diffusione Bureau Cassiopée
coproduzione Arcadi (Action régionale pour la création artistique et la diffusion en Île-de-France)/Torinodanza Festival /L’Espal, scène conventionnée Le Mans
con il sostegno di Direction Régionale des Affaires Culturelles d’Île-de-France/Ministère de la Culture et de la Communication/La Ménagerie de Verre nell’ambito di Studiolab.

Residenze creative Ferme du Buisson, Scène nationale de Marne La Vallée/L’Espal, scène conventionnée, Le Mans Esprimere le proprie impressioni, arrivando anche al limite della follia in luoghi in cui si oscilla, Ad vitam, sul baratro
dell’abisso. Carlotta Sagna, immagina una pièce intima, tenera ma a tratti anche irriverente e piccante, un solo di primissimo piano in cui ogni frammento si trasforma in un autentico istante di grazia e di liberazione.
Raramente come per questo spettacolo potrebbe valere l’interrogativo più diffuso… nel secolo scorso: ma questa è danza? E raramente vediamo compiersi con tale semplicità una sintesi naturale tra differenti lingue espressive che in Carlotta Sagna non sono mimetiche una dell’altra, ma concorrono diversamente ad un racconto che può facilmente trascolorare dal tono surreale alla nota più toccante e sincera. Non a caso Carlotta ha composto anche il testo, integrando parole e immagini che emergono dal ricordo di una figura maggiore della danza del Novecento: Anna Sagna, madre di Carlotta e Caterina.
«Una volta - scrive Carlotta Sagna - ho letto lo slogan di una réclame che recitava: “per gli uomini che sanno vivere” e mi sono chiesta… e gli altri? Qualche tempo dopo, mi sono imbattuta in un’altra definizione: “Gli uomini incapaci a vivere sono perlopiù psicotici e artisti”. A mio avviso, però, quando diciamo ad un artista che è folle, gli facciamo solo un complimento. Proprio per questo ho deciso di mettermi nei panni di chi si trova sull’orlo del precipizio, ai confini della follia, tentando di scremare il bordo, rivelando la vulnerabilità e la fragilità della sottile linea che fa da
spartiacque fra il normale e il patologico…».
Carlotta Sagna, artista multiforme si è sempre mossa con disinvoltura tra danza e teatro, coreografia e regia. Prima di entrare a far parte della Needcompany nel 1993, ha studiato danza presso la compagnia torinese Sutki, l’Académie de Danse Classique de Monte-Carlo e al Mudra di Bruxelles. Carlotta Sagna ha danzato in numerosi spettacoli di Micha van Hoecke e della compagnia L’Esemble. Ha inoltre lavorato con Anna Teresa de Keersmaeker nella compagnia Rosas e naturalmente con sua sorella Caterina Sagna.
Nel 2005 si trasferisce in Francia, dove fonda la sua compagnia. Nel febbraio del 2007 crea una nuova pièce per quattro interpreti dal titolo Oui, oui, pourquoi pas, en effet! interrogandosi sul rapporto tra la memoria e il passaggio generazionale, la trasmissione del sapere delle tradizioni, l’accettazione e il rifiuto delle nostre radici.


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