ÉRECTION

Compagnie Dernière minute
10 - 11 novembre 2009 - Cavallerizza Reale - Maneggio
ideazione, coreografia, interpretazione, creazione video Pierre Rigal
ideazione e regia Aurélien Bory
suono e musiche Sylvain Chauveau, Joan Cambon, ARCA
produzione Compagnie dernière minute, Théâtre national de Toulouse
con il sostegno di CDC Toulouse / Midi-Pyrénées, Conseil Régional Midi-Pyrénées,
Conseil Général de la Haute-Garonne, DRAC Midi-Pyrénées, Ville de Toulouse, Fondation BNP Paribas

Pierre Rigal è un talento autenticamente versatile: ha studiato matematica ed economia, laureato in cinema alla Scuola Superiore d’Audiovisivi a Toulose, si è distinto nell’atletica leggera, prima di orientarsi verso la danza contemporanea, confrontandosi con coreografi come Heddy Maalem, Bernardo Montet, Win Vandekeybus e registi come Mladen Materic. All’attività con la Compagnie dernière minute, fondata nel 2003, l’artista alterna la realizzazione di videoclip e documentari. Rigal e il regista ed esperto di fisica acustica Aurlién Bory in scena riuniscono un eterogeneo insieme di specializzazioni, all’insegna della comune passione per i video, l’illusione ottica, le soluzioni hightech e il mestiere artigianale: Érection è il manifesto di tutto ciò.

“Un uomo, steso al suolo, racconta la lunga storia del passaggio dalla posizione orizzontale a quella verticale. Una figura solitaria, sdraiata su rettangoli di luce che mutano nelle forme e nei colori, in una dimensione spazio-temporale indefinita. Un cuore pulsa, un corpo si solleva, si veste, avanza su un frammento di suono. Con la testa, il bacino, i piedi. Un uomo agganciato al suolo sogna di camminare per aria. In equilibrio precario questo essere tenta, si illude, cade, rischia ancora, si spinge oltre i propri limiti: la strana creatura si erge poco a poco in piedi, Icaro senza ali, sorta di cyborg che scopre il suo doppio. Tra odissea, racconto filosofico e racconto
scientifico, Érection dipana il filo dell’evoluzione umana.
L’interazione maliziosa fra il ballerino e la luce porta ad un curioso passo a due: non è più l’uomo a condurre il gioco, ma la sua compagna, come mossa da vita propria, quasi animalesca. Ecco che lo stringe, lo appiattisce, al punto che l’uomo fa fatica a rialzarsi. Fra le zone oscure che minacciano di inghiottire il ballerino ed i colori che lo trafiggono, il suo corpo finisce per mutare irrimediabilmente fino a dissolversi come zucchero, diventando esso stesso luce.
Érection, tranello visivo ipnotico, in cui l’unica illuminazione è un vecchio proiettore video regolato in diretta, possiede un’eleganza manieristica che irradia energia organica ed un’intensa sensualità. Un falso assolo che ben illustra il vezzo di Rigal-Bory per la
fusione di cose a prima vista incompatibili”.

Rosita Boisseau, “Le Mond”, 19 febbraio 2007


Copyright © 2010 torinodanzafestival.i
t