L’Heure Exquise a Ravenna e Torino
Variazioni su un tema di Samuel Beckett “Oh, les beaux jours”
4 – 5 – 6 giugno 2021 – ore 21.30
Teatro Alighieri – Ravenna Festival
prima nazionale
ravennafestival.org
13 – 14 settembre 2021 – ore 20.45
Teatro Carignano – Torinodanza Festival 2021
regia e coreografia Maurice Béjart
rimontata da Maina Gielgud e Micha van Hoecke
su gentile concessione Fondation Maurice Béjart
interpreti
Lei Alessandra Ferri
Lui Carsten Jung
musiche
Five pieces for orchestra / Anton Webern: London Symphony Orchestra / dir. Antal Dorati
Symphony n.4 III moviment (Poco Adagio) / Gustav Mahler: Berlin Philharmonic Orchestra / dir. Herbert von Karajan
Fantasia in C Minor K.475 / W.A. Mozart / Piano Glenn Gould
La Veuve Joyeuse (Heure Exquise Qui Nous Grise) Franz Lehar
Tea for Two (song from No No Nanette)
scene e luci Roger Bernard
costumi Luisa Spinatelli
Creato per Carla Fracci e Micha van Hoecke al Teatro Carignano di Torino il 13 settembre 1998
co-produzione l’Ensemble di Micha van Hoecke e Festival Torinodanza
Nuovo allestimento co-produzione AF DANCE, Ravenna Festival, Royal Ballet Londra
Progetto sostenuto da Intesa Sanpaolo
Un ringraziamento speciale a Lady Angela Bernstein CBE
Si ringraziano inoltre:
Oriente Occidente Dance Festival – Passo Nord e Comune di Rovereto per gli spazi della residenza creativa
Freed of London, Official Pointe Shoes Sponsor, Royal Ballet Londra, Hamburg Ballet John Neumeier, Balletto del Teatro alla Scala, English National Ballet Londra per la fornitura delle scarpette utilizzate per la scenografia realizzata da Laboratorio Scenografia Pesaro, Compagnia Italiana della Moda e del Costume per la realizzazione costumi Alessandra Ferri
Hamburg Ballet John Neumeier per i costumi indossati da Carsten Jung.
Distribuzione italiana: International Music and Arts
Con L’Heure Exquise, basato su Oh, les beaux jours (Giorni felici), uno dei momenti più alti del teatro di Samuel Beckett, Alessandra Ferri celebra i quarant’anni di carriera interpretando un ruolo significativo, giusto e emozionante per l’artista che è ora: Winnie, la ballerina “âgée” immaginata da Maurice Bejart nel 1998 per Carla Fracci che nella sua malinconica solitudine vive nei gioiosi ricordi dei suoi giorni felici. Il debutto venerdì 4 giugno in prima assoluta alle ore 21:30 al Teatro Alighieri per il Ravenna Festival (repliche sabato 5 e domenica 6). Successivamente L’Heure Exquise andrà in scena il 13 e 14 settembre al Teatro Carignano nell’ambito di Torinodanza, proprio lo stesso festival per cui ventitré anni fa fu creato dal maestro marsiglese. Willy, il Lui all’epoca impersonato da Micha van Hoecke e ora da Carsten Jung dell’Hamburg Ballet di John Neumeier, è un ex-partner di Lei, sommersa non dalla famosa collina di sabbia, ma da una montagna di vecchie scarpette da punta. Un altro personaggio femminile per Alessandra Ferri, come Virginia Woolf, Eleonora Duse e Léa di Chéri, tutte donne eccezionali che appartengono a questo capitolo della sua vita.
Tutti i grandi musicisti hanno fatto delle “variazioni” su un tema di un altro grande…
Variazioni di Brahms su un tema di Haydn, di Chopin su un tema di Mozart, di Beethoven su Diabelli, e così via. Io mi sono permesso di lavorare su una pièce tra le più importanti del ventunesimo secolo: “Oh,les beaux jours!”. In verità non si tratta di un adattamento danzato ma di un lavoro di composizione fedele allo spirito dell’autore e tuttavia nel contesto di una creatività puramente astratta e coreografica. La musica è un montaggio su temi di Webern in primo luogo, ma anche di Mahler e di Mozart. I pochi testi sono delle parole pronunciate da una ballerina nel momento della danza o del riposo. Infine il SILENZIO: l’elemento principe di questa liturgia.
Maurice Bèjart
Nel 2021 sono quarant’anni da quando sono entrata al Royal Ballet a Londra iniziando così il mio viaggio artistico. Per celebrare e festeggiare con il pubblico questo traguardo, cercavo un ruolo significativo, mai interpretato, giusto ed emozionante per l’artista che sono ora. Riordinando il mio archivio ho trovato una pagina che parlava di un lavoro di Maurice Béjart basato su uno straordinario testo di Samuel Beckett: “Giorni felici”. Un caso? Mi piace pensare piuttosto a un “segno”, una concatenazione di date, anniversari, emozioni: ho scoperto che nel 2021 saranno sessant’anni da quando Beckett scrisse il famoso play. Il ruolo della protagonista, immaginato da Béjart nel 1998 per Carla Fracci è assolutamente fantastico, la sua Winnie è una ballerina “âgée” che, nella sua malinconica solitudine, vive nei gioiosi ricordi dei suoi giorni felici. iI suo Willy, all’epoca interpretato da Micha van Hoecke, è un suo ex-partner e la famosa collina di sabbia che la sommerge è una montagna di vecchie scarpette da punta.
Dopo la creazione a Torino il balletto è stato rappresentato raramente, proprio perché ha bisogno di due interpreti che sappiano essere, come erano Carla e Micha, ballerini/attori con un lungo vissuto artistico.
Non ho avuto dubbi, ho sentito che era quello il ruolo che cercavo.
Per me un altro personaggio femminile, come sono state Virginia Woolf, Eleonora Duse e la Léa di Chéri, donne straordinarie che appartengono a questo secondo capitolo della mia vita.
Alessandra Ferri