TORINODANZA 2022 DEDICA UN RITRATTO AL COREOGRAFO DI ORIGINI SENEGALESI AMALA DIANOR PRESENTANDO IN PRIMA NAZIONALE QUATTRO SUE CREAZIONI
Fonderie Limone di Moncalieri – 13, 14, 15 ottobre 2022

Il percorso di Torinodanza 2022 sulla scena coreografica africana giunge alla terza e ultima tappa: un ritratto di Amala Dianor, coreografo e danzatore di origini senegalesi che rappresenta la nuova generazione di artisti provenienti dall’Africa e cresciuti in Europa. La sua ricerca si fonda sulla necessità di portare l’energia dell’hip hop nella danza contemporanea, creando un linguaggio personale e ricco di riferimenti. Di Dianor verranno presentate in prima nazionale quattro creazioni: Siguifin, in scena il 13 e il 14 ottobre alle 20.45; Man Rec, in scena il 13 e il 14 ottobre alle 22.15; Wo-Man e Point Zéro, in scena il 15 ottobre alle 20.45. Ognuno di questi quattro lavori ha un formato diverso ed è nato in un periodo diverso del percorso artistico di Dianor, testimoniando l’evoluzione del suo pensiero e della sua esperienza dalle danze urbane verso il linguaggio più articolato della scrittura contemporanea. «A volte è difficile – dichiara Amala Dianor – sapere dove stiamo andando, ma molto spesso sappiamo da dove veniamo. Danza, street dance, hip hop e danza contemporanea sono il mio DNA. Ho sperimentato queste forme di scrittura che mi hanno ridefinito ogni volta come artista.»

 

NOTE SUGLI SPETTACOLI

Per la creazione di Siguifin, il lavoro più recente che ha debuttato nel 2021, Dianor ha invitato tre giovani coreografi, Alioune Diagne di Saint Louis in Senegal, Naomi Fall del Centro Culturale Blonba di Bamako in Mali, e Ladji Koné, artista in residenza presso La Termitière, CDC di Ouagadougou in Burkina Faso, a co-creare un pezzo per nove giovani danzatori provenienti da quegli stessi paesi.

I danzatori, selezionati in ogni paese dai tre coreografi, rivelano una tonicità e una voglia di esprimersi quasi furiosa, che Dianor ha ritenuto fondamentale mettere in scena per offrire al pubblico la possibilità di vibrare con la loro stessa energia.

Siguifin è dunque una creazione coreografica collettiva che vuole contribuire a far luce su una nuova generazione di artisti, coreografi e danzatori, renderli protagonisti di una scena attiva e prolifica, affermatasi sul territorio dell’Africa occidentale. Muoversi per danzare, attraversare i confini per percorrere le diverse fasi di un lavoro creativo plurale, incontrare pubblici diversi, sono le pietre miliari di questo viaggio creativo. Nelle stesse serate di Siguifin andrà in scena – nella sala piccola delle Fonderie Limone – Man Rec, l’iconico assolo creato nel 2014 che ha fatto conoscere Amala Dianor a una platea sempre più ampia per la sua delicata leggerezza. Man Rec significa “solo io” in Wolof, la lingua più parlata in Senegal. Una creazione interpretata dallo stesso Amala Dianor che propone un dialogo tra le sue molteplici origini.

Questo assolo è stato poi trasmesso a una giovane danzatrice africana, Nangaline Gomis, che lo ha tradotto al femminile in maniera libera e fluida. Così è nato Wo-Man: non una semplice riedizione ma un’estensione della coreografia, una ri-creazione dell’opera sul corpo di una giovane donna che reinventa la propria storia.

Wo-Man viene accostato al trio Point-Zéro nell’ultima serata dedicata ad Amala Dianor. Lo spettacolo nasce come un invito a danzare insieme fatto a due amici, ritrovando il percorso e sperimentando le diverse estetiche che ciascuno di loro ha affrontato singolarmente. Amala Dianor, Johanna Faye, Mathias Rassin: hanno tutti e tre iniziato con la street dance e poi ognuno ha scavato i propri solchi personali, nutrendosi di incontri, condivisioni e ibridazioni. Il punto zero è letteralmente il luogo da cui si calcolano le distanze. A che punto siamo arrivati in tutti questi anni di ricerca? In Francia questo punto si trova di fronte alla piazza di Notre-Dame de Paris, una città che è anche una delle capitali della cultura hip hop.

 

Amala Dianor

Dopo una carriera come ballerino di hip hop, si è unito all’École du Centre national de danse contemporaine di Angers. Ha poi ha lavorato per dieci anni come interprete di coreografi con background molto diversi (hip hop, neo-classico, contemporaneo e afro-contemporaneo). Nel 2012 fonda la sua compagnia definendo da subito la propria scrittura che scivola da una tecnica all’altra con virtuosismo, ibridando le forme e approfondendo la poetica dell’alterità.

 

CS_ritratto Amala Dianor

 

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