Martedì 6 ottobre 2015 – ore 18,00, Circolo dei Lettori presentazione del libro di Elisa Guzzo Vaccarino “La danza d’arte. Balanchine, Cunningham, Forsythe. Tre maestri della danza formale”
CIRCOLO DEI LETTORI/SALA GIOCO
Martedì 6 ottobre 2015 – ore 18,00
Maria Luisa Buzzi presenta il libro di
Elisa Guzzo Vaccarino
“La danza d’arte. Balanchine, Cunningham, Forsythe. Tre maestri della danza formale” (Dino Audino editore, 2015)
Introduzione a cura di Gigi Cristoforetti
«Il libro è dedicato alla danza teatrale contemporanea come disciplina a pieno titolo, autonoma nella sua ragion d’essere, arte della mente e del corpo.
In un panorama italiano solitamente attento alla danza moderna e ai suoi pionieri, al teatrodanza di Pina Bausch, all’universo espressivo di Carolyn Carlson, e ultimamente alla performance, la “danza-danza”, cioè la “danza pura” non è stata molto presente nelle nostre librerie.
La danza d’arte intende perciò colmare una lacuna occupandosi di tre giganti del ’900: George Balanchine, il maestro russo-americano del balletto neoclassico, Merce Cunningham, il capofila della postmodern dance statunitense, William Forsythe, la figura di prua del balletto postclassico e post-postmodern.
Questo volume inquadra le loro figure offrendo ai lettori estratti scelti dai testi firmati dai coreografi stessi, in quanto chiavi d’autore per la comprensione e l’apprezzamento della danza principalmente non narrativa. Le introduzioni critiche all’opera di ciascuno di essi, visti nel contesto e nel tempo in cui hanno sviluppato la propria poetica e la propria opera, focalizzano un tema di grandissima portata: la danza formale e i suoi valori.
Come guardare la danza? Come intenderne la concezione e i meccanismi compositivi? Come capirne le logiche? Come entrare nella sua “fabbricazione”? Come giudicarne le idee e le motivazioni, oltre che l’esecuzione?
La danza d’arte vuole essere una guida a scoprire, osservare, capire, trovare la propria via personale alla bellezza e all’intelligenza di un pensiero creativo entusiasmante, che coinvolge l’intera persona: di chi disegna la danza, di chi la incarna e di chi ne gode».