A TORINODANZA 2016 torna, in prima italiana, uno dei maestri più amati della danza contemporanea, Alain Platel con il suo nuovo spettacolo ispirato alla vita di Gustav Mahler: nicht schlafen (non dormire) in scena alle Fonderie Limone di Moncalieri, il 23 e il 24 settembre 2016

 

 

Venerdì 23 settembre, alle ore 20.45, alle Fonderie Limone di Moncalieri torna a grande richiesta il coreografo belga Alain Platel che presenta a Torinodanza, in prima italiana, il suo nuovo spettacolo dal titolo nicht schlafen (non dormire). L’allestimento è ispirato all’opera e alla vita di Gustav Mahler, fra le incertezze e le emozioni violente della Vienna di fine secolo, che hanno molto in comune con il momento presente. Lo spettacolo, coprodotto da les ballets C de la B con Torinodanza, sarà replicato alle Fonderie Limone sabato 24 settembre, alle ore 19.30.

Alain Platel e Torinodanza, un binomio indissolubile che si ripete con successo nel tempo. Il coreografo belga, con i suoi les ballets C de la B, è quasi un appuntamento fisso del Festival per la sua originale visione del mondo e della danza.
Straordinaria è la capacità con la quale ci accompagna e ci guida, senza giudicare ma con atteggiamento di apertura ed ascolto, ad indagare nelle pieghe nascoste della nostra anima per esplorare le emozioni, le fragilità e le contraddizioni della vita di tutti i giorni e dei nostri sogni o incubi. Sempre con sensibilità, ironia e divertimento. La sua curiosità è sempre coinvolgente, partecipativa ma attenta e rispettosa. Il suo sguardo è eclettico, anarchico, intenso. Il suo modo di combinare linguaggi diversi esprime con profondità e leggerezza un’interpretazione della società perché “La danza è per il mondo e il mondo è per tutti”, come ama ripetere. Per questa nuova creazione, in prima italiana, si è circondato di collaboratori che hanno partecipato ad altri suoi spettacoli: la direzione musicale è affidata a Steven Prengels, che ha lavorato con lui su Gardenia, C(H)OEURS, Tauberbach e En avant, Marche!. Musicalmente, l’ispirazione non è solo l’opera di Gustav Mahler ma anche le tradizioni polifoniche portate dai cantanti congolesi Boule Mpanya e Russell Tshiebua, incontrati in Coup Fatal. La biografia di Mahler è fonte di ispirazione nella sua vita fra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX a Vienna, nel cuore dell’Europa: Mahler è morto nel 1911, prima dei totalitarismi e delle grandi Guerre Mondiali. Ci sono intensi parallelismi fra quel periodo di incertezze all’inizio del secolo scorso e il momento presente. Mahler è riuscito, con la sua musica e la sua sensibilità, ad esprimere un momento storico di emozioni violente e contraddittorie, ansie e perplessità, speranze e delusioni. Si unisce alla squadra creativa Hildegard De Vuyst, che ha curato la drammaturgia di La Tristeza Complice. La scenografia è affidata per la prima volta a Berlinde De Bruyckere; i costumi sono di Dorine Demuynck, come in Out of Context. For Pina, C(H)OEURS e Coup Fatal. Il cast si compone di danzatori che hanno già lavorato con Platel e di nuovi elementi pieni di verve e di talento. Musica, danza e parola creano una sinfonia emozionale ed emozionante fatta di gesti, poesia, struggimenti, immagini e sensazioni che entrano lentamente sottopelle e non se ne vanno più. (Scheda tratta dal programma di Torinodanza 2016).

 

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